sabato 9 gennaio 2016

The final job



 Ho iniziato questo percorso analizzando la definizione di trasparenza e andando poi cercarla nelle varie lingue; per assicurarmi che google translate non mi giocasse qualche scherzo ho controllato su google immagini e subito mi sono resa conto di quanti significati avesse la parola. Cercando per esempio in francese ho trovato foto di modelle con abiti semi trasparenti, in greco invece tra i risultati c’erano immagini di ecografie; infatti grazie a questa macchina riusciamo a vedere il bambino prima che nasca; in Spagna ma anche in Italia invece è predominante il significato di trasparenza politica e amministrativa, gli slogan anticorruzione di cui ogni giorno leggiamo sui giornali, o che addirittura vediamo sui francobolli.
 La caratteristica ci fa venire in mente tantissime altre parole: nel campo alimentare, per esempio, penso alla gelatina, ma anche alla tracciabilità, quella a cui ormai pensiamo sempre quando acquistiamo carne o verdura nei grandi supermercati; fa pensare a dei luoghi, per esempio alle acque limpide dei mari in cui andiamo d’estate, a qualche romanzo che abbiamo letto tanti anni fa magari quello che parlava di un uomo invisibile (o di un uomo astuto che riuscì a diventarlo), a una fiaba raccontataci dalle nostre nonne per insegnarci a essere onesti proprio come Bob Dylan nella canzone It Ain’tme, babe. Pensando all’arte a me ha fatto venire in mente la poesia Nuda di Neruda e i viaggiatori di Bruno Catalano.
Inoltre ho scoperto nuove cose su questa parola, per esempio un sinonimo (diafano) utilizzato nel Convivio di Dante, ho fatto ricerche sull’attinenza della caratteristica con le scienze spiegate a lezione, sulla tecnica della fotocromia, sui marchi e i modelli di utilità. Ho analizzato la trasparenza a 360° traendo ispirazione dal blog Storia delle cose e dalle lezioni del prof. Marchis ma anche documentandomi da vari testi e siti; infine ho scritto un glossario e un abc per rendere la lettura più trasparente possibile. Buona lettura!
Come oggetto simbolo ho scelto le lenti non solo perchè rappresentano la caratteristica ma anche perchè sono state utilizzate da un equipè di ricercatori dell’Università di Rochester in un sistema ottico che permette di rendere invisibili gli oggetti. (per approfondire link)


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